21 May 2010

riccio

Quest'anno l'annuale competizione della Spinners Giuld (arte e mestieri) non aveva il solito tema ma a ognuno di noi e' stato dato un sacchettino di lana grezza. Il mio sacchettino conteneva 85 g di lanamarrone scuro, con bioccoli piuttosto corti (circa 5 cm) e abbastanza ispida. Una volta lavata e asciugata il peso del mio campione si e' ridotto considerevolmente: mi sono rimasti 55 g dai quali ho ottenuto 260 m di filato (piu' o meno della grossezzadei filati da calzini).
Ho lavato e filato il campione quasi immediatamente dopo averlo ricevuto. In parte perche' deve essere stato un vello vecchiotto e puzzava ancora piu' del solito e in parte perche' volevo preparare il tutto con un po' di calma. Una volta lavata la matassa pero' mi sono travata a decidere cosa fare.
Ho filato il piu' finemente possibile in modo da avere piu' metri ma anche cosi' 260 m non sono tanti. Oltretutto la lana e' ispida, il che ne riduce le possibilita': ho escluso calzini, guanti sciarpe o berretti, le uniche cose fattibili con 260 m...
Una sera ho cominciato a fare un cono, e poi un altro e poi un'altro sono andata avanti per un pezzo senza sapere cosa ne avrei fatto, stavo pensando di trasformare la Cosa in una borsetta ma poi il mio uomo mi ha fatto notare che stavo fabbricando un riccio e cosi' gli ho fatto il muso e la pancia piatta. L'ho riempito di lana di recupero bianca e ho vinto la gara.