21 April 2009

Sciarpa nuno

Nuno e' una tecnica giapponese. In poche parole si tratta di infeltrire lana su stoffa.La stoffa puo essere lana (tessuta sottile), cotone, seta, viscosa e con certi limiti, anche materiale sintetico.
Ho ordinato una sciarpa pongee e 100 g di lana merino bianca grezza via ordine postale.


Ho messo la lana in ammollo. Ho preparato 6 tonalita' diverse tintura: rosa/fuxia, viola e 4 blu. Ho stizzato la lana, disposta a zig zag su di uno strato di pellicola trasparente. e poi, usando la siringa per l'arrosto ho distribuito il colore sulla lana. Rimosso il colore in eccesso ho infagottato la lana e l'ho messa nel mio "bollitore" Ho seguito lo stesso procedimento per la sciarpa di seta. Ho notato che il colore prende molto piu' velocemente sulla seta.


In questo caso volevo un effetto marmorizzato ma se in futuro vorro' un colore uniforme dovro' usare un bagno di tintura o un telaio.Una volta messo anche il pacchettino con la seta nel bollitore ho acceso il gas e ho cotto a vapore per 30 min. Ho spento il tutto e ho abbandonato la pentola a raffreddare. Una volta a temperatura ambiente ho risciacquato lana e seta con syntrapol (un detersivo aionico miracoloso) e messo il tutto ad asciugare.
Il giorno successivo ho ri-bagnato la sciarpa e l'ho distribuita sul mio piano di lavoro: il pavimento. Per proteggere il pavimento ho unito 2 enormi sacchetti della spazzatura. Ho cominciato a separare sottili strati di fibre e le ho distribuite sulla sciarpa. una volta soddisfatta col disegno ho coperto il tutto con del tulle verde e ho cominciato a massaggiare il tutto con acqua e sapone. Ho alternato il massaggio al mattarello e i maltrattamenti. Alla fine ho ottenuto una sciarpa molto molto corta. Pro
memoria per me: quando comperi qualcosa calcola il tasso di infeltrimento.

Ho anche avanzato un po di lana e l'ho filata sulla mia Ashford. Filare lana colorata e' un divertimento e trovo molto rilassante vedere i colori che cambiano e scorrono fra le mie mani.

12 April 2009

Bottoni di ceramica





Lo scorso semestre mi sono iscritta al corso di ceramica organizzato dal "belfastmet" e mi sono dedicata alla costruzione di bottoni. Ne ho costruiti di varie forme e dimensioni usando per lo piu' 2 tecniche. 1- stendere una sfoglia di argilla e tagliare i bottoni usando stampini per dolci e tappi di deodorante 2- usare uno stampo di gesso Il metodo numero uno e' molto semplice e intuitivo ma produce bottoni con margini taglienti che devono essere lisciati a mano, prenede un sacco di tempo ma d'altra parte offre la possibilita' di usare stampini per decorare la superficie del bottone. Il metodo numero due produce bottoni anche molto complessi con margini piuttosto lisci. L'unico problema e' che bisogna fabbricare gli stampi prima di poter fabbricare i bottoni. Ho diversi bottoni fatti con il primo metodo. Alcuni sono decorati usando stampini per carta. Questi stampi sono fatti di gomma dura e lasciano una buona impressione sulla creta. Bisogna aspettare che la crta sia un po' asciutta ma non troppo prima di "stamparla" altrimente si incolla allo stampo e l'impressione non e' nitida (e bisogna pulire lo stampo...) ho anche creato degli stampi di ceramica. sono ottimi perche' sono porosi e qindi anche se la creta e' umida non si incolla allo stampo. La maggior parte dei bottoni e' fatta con gli stampi. Prima di tutto ho passato diverse ore (a lavoro) fabbricando bottoni di pongo... Beh non proprio pongo, la versione irlandese del pongo che ha un odore orrendo. A casa ho preparato una gettata di gesso, l'ho messa in una scatoletta e ci ho schiacciato i bottoni sopra. Il risultato e' e' soddisfacente ma ha diversi difetti: le bolle d'aria sono rimaste intrappolate sotto il pongo e la superficie non e' piana. Per i seguenti stampi ho incollato (col vinavil) i bottoni di plastilina sul fondo di una vaschetta di burro e ci ho colato il gesso sopra. Ho sempre il problema bolle, anche se sto attentissima ci sono sempre delle bolle a rovinare il disegno originale. Ma la maggior parte funziona bene. Con entrambi i metodi bisogna fare i buchi e lisciare il retro del bottone. La parte superiore del bottone verra' smaltata ma la parte inferiore (che poggia sul ripiano) rimane "au natural". Alcuni dei miei bottoni non hanno buchi e progetto di incollare un pezzo di fil di ferro a mo' di occhiello. Altri bottoni hanno un' occhiello di ceramica. Solo due serie hanno questo occhiello perche' prende una quantita' ignobile di tempo e non viene tanto liscio. Avevo tre opzioni per smaltare i bottoni: a) mettere lo smalto fino a 1-2 mm dal bordo e appoggiarli sul ripiano del forno, col rischio di trovarli incollati al ripiano e nel migliore dei case con lo smalto solo sulla parte superiore del bottone. Questa e' latecnica usata per tazze o vasi dove un paio di millimetri non smaltati si perdono nel volume dell'opera finita. Nel mio caso un paio di millimetri sono a volte la meta' del bordo del bottone. b) mettere lo smalto su tutto il bottone e poi infornarlo come una perla (con il fil di ferro su una struttura apposita) con lo svantaggio che nel forno lo smalto fuso tende verso il basso e quindi non riempie omogeneamente il disegno del bottone. Oltretutto si puo' cucinare solo un bottone per filo quindi per smaltare 20 bottoni ci vogliono 2 infornate... c) mettere lo smalto fino al bordo e poi appoggiare il bottone su una pallina o struttura di ceramica in modo tale che la smalto non puo' incollarsi. Ho scelto l'opzione "c" e quindi ho dovuto anche costruire la struttura per smaltare.