18 April 2008

Colori alimentari

Ho fatto qualche esperimento con i colori alimentari. Ho letto un sacco di articoli riguardo Cool aid: sono delle bustine piene di coloranti ed aromi artificiali che gli americani usano per avvelenare i propri bambini e per tingere la lana. Nel Regno unito si possono ottenere ordinandoli da negozi di fibre via posta. Per tingere pochi etti di lana servono diverse bustine. Non costano tantissimo ma non sono gratis. Sicche sono andata da Tesco (l'equivalente della Despar) e ho comperato 3 bottigliette di colorante alimentare (quello che si usa per colorare la glassa delle torte e il marzapane) il rosso e il blu erano coloranti artificiali ed il giallo era naturale. Ho comperato anche una bottiglia di aceto di malto.
Ho mischiato diverse tonalita' di verde e l'ho distribuita su un po' di lana e un po' di torciglioni di lana bagnati (di acqua e aceto). Ho poi appoggiato la lana su un canovaccio teso sopra una pentola con 3 dita d'acqua. ho coperto il tutto con carta stagnola, poi con un asciugamano e con un coperchio (il tutto per evitare il clima tropicale). Ho cucinato la mia lana per circa 45 minuti e poi l'ho lasciat areffreddare.
Quando ho aperto la pentol ho trovato della lana dipinta ma non dello stessa tinta che avevo introdotto 2 ore prima: prima della cottura la lana era un verde spento: giallo, blu e un po' di rosso. La lana che e' uscita dall pentola e' quasi turchese: un po' di rosso, blu a molto poco giallo. Dov'e' andato il giallo? Gia', e' finito sul filo di cotone che tiene insieme le matasse e sul canovaccio di cotone. In teoria i colori alimentari non dovrebbero tin
gere il cotone: quando leggi le istruzioni per usare Cool aid ti dicono di usare solo fibre animali. Cool aid e' chimico e il mio giallo e "naturale" sull'etichetta dice annatto e curcuma. Il canovaccio ha gia' subito diversi lavaggi ma ha ancora la sua macchia gialla. Non piu' cosi' vivida ma chiaramente visibile.
Mentre aspettave che la mia lana si cucinasse ho aggiunto qualche ciuffo di lana e il resto del colore in una pentola. Se tingi in una pentola tutta la lana dovrebbe essere tinta dello stesso colore. La mia e' un po' rossa e un po' blu e sopratutto verde. Ho letto che il blu reagisce a un ph piu' acido rispetto agli altri colori. Magari ho causato questo effetto aggiungendo aceto a meta' "cottura".

6 April 2008

Ciao a tutti

Ciao a tutti,
Cosa usate come metodo di sopravvivenza? Io creo, faccio cose costruisco oggetti.
Ho provat un sacco di tecniche diverse: fare carta, ceramica, gioielleria (per un breve e mal riuscito periodo), miniature (per lo piu' per ingrandire la casa di bambole di mia sorella), cartapesta, chiaccherino, fare cesti, acquarello...
Alla fine la tecnica che mi ha sempre accompagnato e' il lavoro a maglia.
Io lavoro anche all'uncinetto ma nella mia famiglia l'uncinetto e' limitato a tende di merletto, centrini e posapentole... sicche' non mi ci dedico piu' di tanto.
Sono sempre stata circondata da maglioni fatti a mano (dato che mia nonna era molto molto veloce). Ho imparato a lavorare a maglia quando avevo... mmm forse 7 o 8 anni e ho imparato con Marco. Marco era il vicino di casa della mia nonna, era anche un mio compagno di classe e il mio miglior amico. Non so se all'epoca l'avrei definito il mio "miglior amico" dato che era un MASCHIO.
Mia nonna e' morta da poco, la casa ha bisogno di restauro e cosi' abbiamo dovuto svuotarla. In uno degli armadi c'era il deposito di Paperon de Paperoni in versione lana: c'era una tonnellata di lana: avanzi di lana dei maglioni della mia infanzia, resti dei maglioni fatti da mia mamma quando ancora viveva con mia nonna, grosse quantita' di lana comperata con un'idea e mai messa in pratica. Fra le altre cose abbiamo trovato il mio primo lavoro a maglia. E' un rettangolo composto da strishe di lana dei piu' vari colori, pesi e materiali. Era stato lavorato con i ferri del 2,5 ma alcune lane avrebbero richiesto ferri piu' grossi. I cambi di colore sono... personali: un bel nodo. Mi ricordo che era estate ed eravamo sedute in giardino sulle sedie di legno laccato di bianco sotto l'albero di albicocco, probablimente avevo lavorato per un bel po' per conto mio e poi ho mostrato il lavoro a mia nonna e lei mi ha spiegato come si uniscono due fili fissandoli sul retro.
Ascolto podcast e alle volte parlano della loro riserva di lana, sono quasi sicura che nessuno possa competere con la riserva di lana di mia nonna. Mentre svuotavamo l'armadio abbiamo trovato rimasugli della lana usata dalla bisnonna per fare una coperta, lana comperata in scozia da mia mamma quando era una ragazza. Abbiamo trovato colori orrendi (anni settanta?) ed enormi coni da 1 kg comperati da Messmer a Cortina.